Un Popolare al Quirinale? L’intervento di Potito Salatto, vicepresidente dei Popolari per l’Italia
FORMICHE – Finalmente una proposta formulata da Forza Italia e NCD condivisa da noi Popolari per l’Italia: l’opportunità di una candidatura per il Quirinale autorevole e nello stesso tempo riconducibile alla cultura del PPE. Per senso di responsabilità verso una situazione economica critica come quella che da anni l’Italia vive, si è consentito da parte dei Popolari Italiani che la Sinistra occupasse la Presidenza del Consiglio, della Camera e del Senato con persone politicamente riconducibili alla sua cultura. Tutto ciò in presenza di un Presidente della Repubblica, per quanto stimato, anch’egli con una storia personale di sinistra.
Oggi questo schema non può più essere possibile. Rifiutare da parte di Renzi e del PD l’ipotesi di Forza Italia, dell’Ncd, dei Popolari e penso anche dell’Udc significherebbe accentuare un metodo assolutamente arrogante che metterebbe in pericolo i rapporti di convivenza politica e sociale che devono esistere in un sistema democratico e pluralistico, non soltanto in modo formale. Qualora ciò avvenisse, tutti colore che si sentono accomunati da principi democratici, ovunque politicamente collocati, dovrebbero saper reagire con fermezza nell’interesse dei cittadini, prima che sia troppo tardi. Le conseguenze sarebbero disastrose, soprattutto per le nuove generazioni che vedrebbero affidarsi un Paese con regole di dubbio valore democratico che aggraverebbero il loro futuro già incerto per le attuali difficoltà. Una responsabilità questa, per il bene dell’Italia, che non può non cadere sulle nostre spalle.
Ci auguriamo che il senso di responsabilità prevalga in tutta la classe dirigente del Paese.