Stato-mafia: Di Maggio, processo fuorilegge viola Presidenza della Repubblica

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ROMA – “Sono convinto che la Storia si incaricherà di confermare quello che oggi ho ben presente e cioè che il processo sulla trattativa Stato-mafia è un processo fuorilegge. Così come sono fuorilegge la gran parte degli atti messi in campo dalla Procura di Palermo per sostenere il farneticante capo di imputazione che dovrebbe reggere quel processo”. Lo ha detto in una nota il senatore dei Popolari per l’Italia Tito Di Maggio, membro della commissione Antimafia e fratello del giudice Francesco Di Maggio a proposito dell’udienza di oggi al Quirinale nell’ambito del processo sulla presunta trattaiva.

“Quello di oggi è il più pericoloso e pernicioso degli atti fuorilegge permessi a questa Procura fuori controllo: oggi si è violata l’istituzione della Presidenza della Repubblica, non la privata sfera del signor Giorgio Napolitano. Recita infatti l’articolo 90 della Costituzione: ‘Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell’esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o attentato alla Costituzione’. Spero – ha concluso Di Maggio – che qualcuno se ne renda conto e, meglio tardi che mai, intervenga”.

 

 

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