Salatto, la lezione di questi Mondiali
Futuro Europa – “Ci vogliono uomini e non figurine”. Ecco il giudizio del calciatore Daniele De Rossi a conclusione della partita che ci ha visto esclusi dai Mondiali. Altri invece hanno denunciato come anche nel calcio e in particolare nella nostra squadra Nazionale mancasse il “quid”. Altri ancora hanno accusato Balotelli di essere solo espressione di una bolla mediatica.
Giudizi, questi, che ormai non si fermano al calcio, ma investono tutta la nostra società. Tanto più se le “figurine” si trasformano in figuracce in tema di moralità e professionalità.
Ogni giorno assistiamo ad arresti, indagini, su materie di ogni genere che coinvolgono imprese, manager, forze di polizia, magistrati, politici, attori, insomma le categorie più varie della nostra società, così come spesso alcuni politici sono, alla pari di Balotelli, delle bolle mediatiche. Non basta apparire di continuo su giornali e tv per essere credibili.
Viviamo in un Paese ormai inaffidabile a livello internazionale la cui immagine certamente non agevola la sua ripresa economica.
Chi investe più sul nostro territorio? Chi ha più l’autorevolezza per guidare amministrazioni locali e istituzioni del nostro Stato? Qual è l’esempio per le nuove generazioni già sbandate per l’alto livello di disoccupazione che le caratterizza?
Ecco dunque la necessità di un sussulto d’orgoglio da parte della nuova classe politica che sbaglierebbe nel ritenere superfluo l’apporto delle migliori esperienze dei meno giovani, convinti che solo un ricambio generazionale tout court sia sufficiente a ridare slancio all’autorevolezza della politica, così necessaria al rilancio di tutta la nostra società. Non posso immaginare che questa sia solo utopia. Dipende da ognuno di noi compiere senza indugi, giorno dopo giorno, un salto di qualità.
Umiltà, sobrietà, onestà, professionalità, devono caratterizzare tutto e tutti. E’ questo il messaggio che dobbiamo saper cogliere per non sentirci vittime ma nemmeno complici. Questi Mondiali siano, almeno per tutti noi, una lezione non solo sportiva.
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