Roma, Cultura: Venturini, da Marino pochissima attenzione
LAVOCEDELLAZIO – Cultura a Roma: per Antonfrancesco Venturini, Coordinatore per Roma Capitale dei Popolari per l’Italia “Una sede vacante per cinquanta giorni dell’assessorato alla cultura, la pochissima attenzione per il settore da parte del Sindaco, che destina in bilancio insufficienti risorse ad un comparto così strategico, l’annullamento di eventi
importantissimi dell’estate romana come le notti di cinema a Piazza Vittorio ed i Grandi Festival a Roma, il prospettarsi di vere e proprie tragedie per l’ossatura culturale della Capitale quali il declino dell’Eliseo, a rischio di sfratto e di chiusura, occupazioni varie e le note problematiche del Teatro dell’Opera, preoccupano moltissimo”.
Per Venturini “Una visione completamente diversa è assolutamente necessaria e doverosa. L’azione politica deve esser volta a far identificare Roma come la città della cultura a livello mondiale, ciò anche al fine di favorire un nuovo rinascimento, portando la nostra città ad esprimere la sua vera vocazione universale ed a costituire polo fondamentale a livello europeo e planetario di Arte, Scienza e Cultura, ruolo affievolito da uno sterile cosmopolitismo fuori da ogni contesto, ed evidenziando le radici e la identità cristiana in costante reciproca interconnessione con le altre in una continua collaborazione e solidarietà; le Università, poi, debbono mettersi in rete ed a disposizione della collettività aprendosi al territorio ampliando la loro azione rispetto ai compiti istituzionali educativi, apportando contributi concreti a tutti i cittadini nell’ottica della “carità intellettuale”.
“Cultura, quindi, come identità, sviluppo sociale, conomico e politico”, continua i Coordinatore romano, “che porti a valorizzare i punti di forza della nostra Città che sono costituiti proprio dalla cultura e dal turismo, promuovendo rapporti politici ed istituzionali tra le realtà private e pubbliche esistenti sul territorio per sostenere e rilanciare il settore dello spettacolo nella sua multidisciplinarietà, il patrimonio museale e monumentale, le aree archeologiche, gli archivi, le biblioteche ed i centri di ricerca.” Per Venturini “le attività culturali costituiscono infatti un principio di attrazione per una località turistica ed aiutano l’integrazione e la coesione sociale tra i cittadini, con la conseguente maggior sicurezza dei centri urbani, che vengono così vitalizzati e valorizzati, con l’importante indotto di maggiore occupazione e reddito per le imprese e le famiglie; in questo contesto la cultura diventa un presupposto indispensabile per una crescita economica virtuosa e per la promozione del lavoro.”