Niente più miopi illusioni. L’editoriale di Potito Salatto

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Bandierina bianca con scudo crociato

FUTURO EUROPA – E’ davvero singolare che Ernesto Galli Della Loggia abbia il coraggio e l’onestà intellettuale di ammettere nel suo editoriale sul Corriere della Sera, che chiunque voglia porsi in alternativa a Renzi debba necessariamente riconoscersi “nella cultura del cattolicesimo politico”, facendo i conti con “quel lascito di idee e propositi che vengono da una lunga storia e che hanno alimentato un’esperienza che è stata decisiva per la vicenda della democrazia italiana”.

Se uno di noi avesse scritto quanto sopra, sarebbe stato immediatamente tacciato di essere un nostalgico democristiano. Così non è. Noi popolari che ci ritroviamo nella cultura, nei valori, nelle idee del popolarismo europeo portato avanti da De Gasperi, Schuman e Adenauer non abbiamo alcuna intenzione di riproporre un partito identico a quella che fu la Dc. I tempi sono diversi, le situazioni sono cambiate, la società di oggi è incomparabile con quella del Dopoguerra, Renzi non è il Pci di Togliatti, eccetera…

Il problema è che i valori, i principi del popolarismo, sono ancora oggi sempre più validi per una società secolarizzata, laicista, smarrita, dominata da un’economia selvaggia, da una finanza cinica e bara. Tutti coloro che non si identificano nella sinistra europea e italiana, per quanto quest’ultima si sforzi apparentemente di fare cose di destra, sono incompatibili con il disegno renziano che nulla ha a che fare con la “cultura del cattolicesimo politico”.

Lo deve capire una volta per tutte quella classe dirigente che riconoscendosi nel PPE si rinchiude in piccole realtà politiche ed elettorali funzionali forse solo a sopravvivenze personali.

E’ una miope illusione. Il Partito della Nazione, più volte evocato come obiettivo finale del nostro premier, spazzerà via tutto e tutti se non si provvederà a porre in atto un argine democratico popolare. L’unico antagonista reale al segretario dell’attuale Pd sarà quel populismo di destra o di sinistra che parlando alla pancia di un elettorato sfinito per la crisi economica che da tempo subisce, conquisterà spazi non propri ma funzionali a un emotivo nazionalismo anti-europeo.

Fi, Ncd, Udc, Scelta Civica, Italia Unica, se ci siete realmente battete un colpo. Ce lo chiedono i padri fondatori dell’Europa e della nostra democrazia.

 

[NdR – L’autore dell’articolo è Vicepresidente nazionale dei Popolari per l’Italia e Membro del Bureau PPE a Bruxelles]

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