Lombardia: bullismo e cyberbullismo, il “primo passo” di legalità voluto da Maria Teresa Baldini

Baldini-

AGENPARL, Milano –  In Regione una serie di convegni sui punti scoperti in materia. Bullismo e cyberbullismo, una riflessione a 360 gradi su una piaga che va combattuta ad ogni livello.

Il primo appuntamento con il ciclo di convegni “Passi di Legalità” promosso e coordinato da Maria Teresa Baldini (Gruppo Misto Consiglio Regionale della Lombardia e Presidente dell’Osservatorio per la Legalità) si è concentrato sul delicato tema.

Protagonisti addetti ai lavori ed esperti provenienti da tutto il territorio regionale e nazionale che hanno snocciolato dati e proposto soluzioni nel convegno promosso dal consigliere  Baldini presso l’omonima sala di Palazzo Pirelli a Milano.

Tra il pubblico numerosi docenti da istituti di ogni ordine e grado che si sono dimostrati interessati a comprendere maggiormente un fenomeno che trova da sempre terreno fertile nel mondo della scuola.

Ampio il dibattito sul fenomeno relativamente nuovo  del cyberbullismo: il Presidente del Consiglio Regionale Raffaele Cattaneo nel suo intervento si è soffermato sul gap generazionale tra gli adulti e i “nativi digitali” interrogandosi su come far loro capire come e perché vanno rispettate le regole). Cristian Barilli (Sostituto Procuratore di Milano) ha tracciato un vero e proprio identikit del “cyberbullo”, spesso, a differenza del bullo tradizionale, una persona fragile e insicura che trova la sua forza dietro uno schermo.

Impressionanti i numeri forniti da Francesco De Sanctis (Direttore dell’Ufficio scolastico regionale) riferiti alle abitudini dei ragazzi di terza media: il 69% va ogni giorno su internet, l’80% ha un profilo Facebook, il 22% pubblica foto di sé sui social e il 15% “posta” foto di sé in atteggiamenti provocanti.

Interessante la riflessione del Sottosegretario per l’Istruzione e la Ricerca Angela D’Onghia che ha sottolineato che negli ultimi vent’anni il Governo italiano ha varato  ben quattro riforme della scuola, a fronte di un calo costante di diplomati e laureati; gli ultimi anni di crisi non hanno certo aiutato, il suo pensiero, ed è proprio il disagio sociale che spesso influisce sul comportamento dei ragazzi.

Forti le parole di Annamaria Fiorillo (Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Milano) che ha notato una corrispondenza tra i bulli minorenni e i futuri delinquenti.

Intervenuti anche esperti come Alberto Pellai (Medico ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università degli Studi di Milano), Giulio Massa (rappresentante delle Istituzioni scolastiche autonome e formative accreditate, Simone Maschietto (psicoterapeuta e psicoanalista dell’Associazione Studi Psicoanalistici di Milano e dell’International Federation of Psychoanalytic Societies), Marisa Valagussa per l’Assessorato all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Giunta. I lavori si sono conclusi con un proficuo approfondimento del fenomeno legato al mondo della malavita organizzata ad opera del Presidente della Commissione regionale antimafia Gian Antonio Girelli e una nota inviata dal Consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale Daniela Maroni.

“Politica, scuola e famiglia devono riportare a galla i valori portanti che si basano sulla responsabilità diretta di ciascun individuo, soprattutto concentrandosi sulla costruzione delle nuove generazioni, ossia i cittadini di domani” la conclusione del Presidente dell’Osservatorio Maria Teresa Baldini.

 

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