LIBIA/ Salatto, respingiamo imbarcazioni. Fuori l’Isis da nostre frontiere
ROMA – “Le ormai pubbliche minacce dell’Isis nei confronti dell’Italia richiedono la massima attenzione da parte nostra e dell’Europa”. Lo dichiara in una nota Potito Salatto, vicepresidente nazionale dei Popolari per l’Italia. “Abbiamo innanzitutto – aggiunge Salatto – il diritto-dovere di difendere le nostre frontiere marittime. Non possiamo continuare ad accogliere profughi dalla Libia senza correre il rischio di pericolose infiltrazioni terroristiche. Questo significa che, piaccia o no, dobbiamo respingere pacificamente le imbarcazioni di clandestini dirette verso le nostre coste indirizzandole verso i luoghi di partenza. Ne va della sicurezza del nostro Paese e dell’Europa, in attesa di una qualche soluzione del problema libico. Il Governo italiano e la comunità internazionale se ne facciano urgentemente carico prima che sia troppo tardi per tutti”.
17 Febbraio 2015
Ammetto di avere bisogno di un approfondimento per avere chiara la pratica applicazione del concetto di “respingere pacificamente” i profughi provenienti dalla Libia; sopratutto se da considerare in combinazione con le parole di Helmut Kohl: “…democratico-cristiani nelle politiche sociali, privilegiando, sempre e comunque, la difesa in concreto della dignità di ogni singola persona umana.”