Mauro: frenesia elettorale e riforme mal s’accoppiano

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Huffingtonpost.it BLOG – La frenesia elettorale fa a pugni con la necessità di calibrare correttamente il nuovo assetto costituzionale del paese. Questa è la vera palude. La discussione di questi giorni sulla riforma del Senato ne è un esempio.

Ad oggi non è ancora chiaro quali funzioni dovrà svolgere il nuovo Senato. Se si immagina di delineare una camera dei territori che recepisca le istanze delle autonomie locali, si può anche fare a meno dell’elezione diretta dei suoi componenti. Ma se si gli si vogliono affidare compiti in materia costituzionale i senatori non possono non essere legittimati dal voto e dalla investitura popolare. Senza chiarire questo aspetto tanto vale immaginare l’abolizione completa del Senato.

Il dato importante messo in luce dalla seduta di ieri sera è che la maggioranza della Commissione Affari costituzionali ha un’opinione diversa dal Governo in merito alla riforma del Senato e l’Aula potrebbe averne un’altra ancora differente. Come, d’altronde, è legittimo che sia in una democrazia, dove – come ha detto lo stesso premier Renzi – è bene che il Governo faccia il Governo e il Parlamento faccia il Parlamento.

Le riforme vanno fatte e in tempi brevi. Ma vanno fatte soprattutto bene e in modo il più possibile condiviso, pensando che il nuovo assetto costituzionale dovrà guardare ad un traguardo molto più lontano del prossimo 25 maggio.

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Author: admin

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