ROMA/Venturini: delirio romano, scioperi e targhe alterne contemporaneamente
Sembrava di averle viste tutte durante l’era Marino, ma evidentemente è l’aria della Capitale che, oltre ad essere inquinata, deve avere un effetto negativo su chi siede in Campidoglio.
Insomma chiunque comandi appare non tenere in debito conto semplici regole di buon senso: si può vietare la circolazione di metà delle auto in un giorno di sciopero dei trasporti pubblici?
Ogni commento è assolutamente superfluo, la realtà è che i romani si sono trovati in un’ennesima giornata di passione che, con un po’ di maggiore attenzione, si sarebbe potuta evitare.
Si sono registrate infinite giuste proteste ed i romani inferociti si sono sfogati anche sui social.
Non intendo infierire oltre, ma certamente anche quest’ultima prova dimostra come sia assolutamente indispensabile che la Capitale sia governata dalla politica e da una politica sana che si prenda le proprie responsabilità e faccia delle scelte, anche coraggiose, ma che cambino completamente la rotta che fino ad oggi si è avuta.
Il periodo di commissariamento, condotto da funzionari pubblici che, per quanto preparati ed istituzionalmente impeccabili, non possono, e non per colpa loro, avere quelle sensibilità e direi quegli stessi poteri di rappresentanza e di conoscenza dei problemi dei cittadini che ha chi ha fatto una campagna elettorale ed ha conquistato uno per uno i propri voti, sentendo le lamentele ed i suggerimenti dei romani, deve quanto prima finire e deve essere riconsegnato lo scettro ai cittadini ed a chi da loro verrà scelto.
La Città dà l’impressione di essere ingessata, ingessatura certo necessaria per risanare un corpo fratturato, ma che deve essere tolta non appena possibile per far riprendere a correre una metropoli tra le più belle e più cariche di risorse del mondo.
Antonfrancesco Venturini
Coordinatore di Roma Capitale Popolari per l’Italia