DDL CIRINNÀ/De Carli: ancora nessuna intesa in commissione al Senato
Oggi si sono riaperti i lavori della commissione giustizia del Senato con all’ordine del giorno il ddl Cirinnà. Dopo il voto di fiducia, sempre nella camera alta, per il ddl di riforma della scuola il clima di scontro tra chi è favorevole al provvedimento e chi è contrario è più acceso che mai. Sicuramente hanno portato frutto le forti pressione che il popolo di piazza San Giovanni ha messo in campo nei confronti dei parlamenti presenti al Family Day di sabato 20 giugno dopo quello che abbiamo definito un compromesso sbagliato (quello che ha lasciato immutato l’art.5 comma 16 del ddl sulla riforma della scuola che prevede, senza mezzi termini o incomprensioni, l’introduzione nei piani di offerta formativa scolastici dell’educazione al gender). Infatti oggi non si sono votati gli emendamenti presentati nelle settimane precedenti in quanto non si è ancora verificato un clima d’intesa tra le varie componenti presenti in commissione: da un lato il Pd vuole tirare dritto nell’approvare il ddl così come presentato dalla Senatrice Cirinnà, dall’altra parte il fronte del no non ha ancora espresso i termini per una possibile mediazione (che noi ritieniamo inaccettabile su temi così importanti come questi). Questo dimostra che l’egregio lavoro svolto nel produrre più di quattromila emendamenti ha pagato e che se i senatori vicini alle nostre battaglie tengono duro nelle loro posizioni possiamo veramente fermare questa legge vergogna. Tutto si gioca su un punto, come successo del resto durante il voto sul ddl di riforma della scuola: portare Area Popolare ad una mediazione, saltare gli emendamenti e votare in commissione entro la pausa estiva. Non a caso stasera si terrà un’assemblea sul tema da parte dei membri del partito di Alfano. Riaffermiamo dunque la nostra posizione: nessun compromesso su leggi come il ddl Cirinnà è possibile. Occorre rimanere fermi nella posizione di netta contrapposizione e costringere le forze moderate che appoggiano Renzi a negare la fiducia al governo pur di non far passare il provvedimento. Il popolo del Family Day su questo è stato chiaro e lo ha riconfermato con l’ondata di commenti negativi al voto di fiducia di Area Popolare al ddl sulla scuola. Occorre coraggio e occorrono politici coraggiosi. Se i senatori presenti il 20 giugno in piazza San Giovanni dimostreranno di averne troveranno un popolo pronti a farsi rappresentare con entusiasmo e partecipazione. Noi Popolari per l’Italia saremo in questo leali con quella piazza e con quel popolo.