Molise, Niro (PpI): energia, firmata la “Carta di Termoli”
CAMPOBASSO – Le comunità locali vogliono programmare a pieno titolo il proprio sviluppo ed il proprio futuro anche e soprattutto in materia di energia, per conservare la integrità dell’ecosistema locale. Scongiurare il rischio,insomma, di danneggiare l’economia turistica in generale e della costa adriatica-ionica, in particolare, compresa ovviamente quella molisana, già duramente messa alla prova dalla contrazione di flussi di presenze in un momento di particolare criticità della congiuntura regionale e nazionale.
Al fine di dare seguito all’ordine del giorno sulla “semplificazione idrocarburi”, approvato dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome nella riunione svoltasi a Roma lo scorso 19 settembre 2014, il Presidente del Consiglio Regionale del Molise, Vincenzo Niro, ha promosso per la giornata di oggi, 12 dicembre 2014, presso il Comune di Termoli, un incontro sull’argomento, al quale sono stati invitati tutti i rappresentanti delle regioni transfrontaliere, i Presidenti dei consigli regionali interessati e tutti i parlamentari della Regione.
Il Presidente del Consiglio Regionale del Molise, che ha fatto gli onori di casa, moderando anche i lavori, ha illustrato ai presenti l’orientamento espresso dalla Conferenza la quale ha inteso invitare il Parlamento ed il Governo Italiano a rivedere, a seguito di conversione del decreto-legge n.133 del settembre 2014, cosiddetto “Sblocca Italia”, tra le altre disposizioni, la disciplina di semplificazione energetica, in particolare l’art.38, nella parte concernente la regolamentazione in merito alle attività estrattive di idrocarburi, al fine di coinvolgere, formalmente e sostanzialmente, gli enti sub statali sia nella fase decisionale che in quella esecutivo-applicativa e garantire il pieno rispetto delle relazioni tra Stato e Regioni.
“Abbiamo chiesto, altresì, – ha affermato Niro – di riconoscere e valorizzare gli elementi conoscitivi delle realtà socio economiche che, appunto, scaturiranno dall’attività di ascolto partecipato dei territori rispetto alle proprie risorse ambientali e produttive, risorse che costituiscono il motore dello sviluppo. In più si è deciso di attivare, nel rispetto del principio di leale collaborazione, un confronto con le Regioni che si tramuti nel rilascio di una intesa, concorrente nel determinare l’impatto ambientale, economico e sociale per il principio di prossimità del governo del territorio”.
Ed è in tale ottica che si innesta il convegno odierno di Termoli, fortemente voluto per approntare un documento congiunto da sottoporre al Governo prima che scadano i tempi (10 gennaio) di un eventuale ricorso costituzionale.
“La scelta di Termoli, non è casuale – ha dichiarato Niro – visto e considerato che si è puntato a sviluppare una discussione tra gli invitati al fine di individuare ed adottare una linea comune e condivisa per proteggere il mar Adriatico mediante la giusta disciplina delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi. Se non ce la dovessimo fare con tali iniziative messe in campo dovremmo pensare ad un referendum abrogativo dell’art.38”.
All’importante appuntamento hanno fornito un significativo contributo, oltre all’onorevole Venittelli, ai sindaci del territorio costiero molisano, Sbrocca (Termoli), Travaglini (Montenero) e La Palombara (Petacciato), i Presidenti dei consigli regionali della Puglia, Introna, della Basilicata, Lacorazza, entrambi tra i promotori delle iniziative tendenti a preservare i rispettivi territori costieri e a perseguire l’autonomia regionale nel settore energia ed evitare che lo stesso diventi materia esclusiva dello Stato, nonché l’onorevole siciliano, Marziano. Benché assenti, hanno espresso il loro assenso all’iniziativa anche i presidenti delle assemblee legislative di Marche, Solazzi, e Friuli Venezia Giulia, Jacob.
In conclusione dell’interessantissima assemblea i Presidenti dei Consigli Regionali presenti hanno sottoscritto un impegno comune attraverso un documento tendente a “sensibilizzare le assemblee di rispettiva appartenenza sulla problematica, perché assumano una precisa posizione istituzionale e politica in ordine alla definizione dei poteri e delle prerogative del livello di governo regionale in materia di attività per la valorizzazione delle risorse energetiche in rapporto con i prioritari interessi territoriali alla tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, nonché allo sviluppo economico legato alle specifiche vocazioni del territori, e promuovere tale impegno tra le Assemblee legislative di rispettiva appartenenza, allo scopo di assumere idonee iniziative a tutela delle prerogative regionali e dei legittimi interessi locali, secondo quanto consentito dall’ordinamento costituzionale”.