Mafia Roma: Di Maggio, corruzione vera emergenza. Urge dibattito in parlamento
ROMA – “ Il ministro dell’Interno Angelino Alfano la smettesse di ripetere ovvietà. Roma non è marcia, è la politica che è marcia”. Lo ha detto in una nota il senatore dei Popolari per l’Italia Tito Di Maggio, membro della commissione Antimafia, commentando le reazioni all’inchiesta sui legami tra politica e criminalità a Roma.
“Visto che a quanto pare nessuno dei personaggi coinvolti nel procedimento se n’era accorto prima di adesso, emerge allora un dato eclatante. Ovvero – ha aggiunto Di Maggio – o la stragrande maggioranza di questi signori sono degli ipocriti o sono talmente cretini da non rendersi conto con che mondi e con che ambienti erano soliti confrontarsi”.
“Credo che il presidente del Senato Pietro Grasso abbia il dovere di aprire un dibattito parlamentare a salvaguardia di tutte quelle persone che con questi mondi non hanno nulla a che vedere. Le emergenze del paese – ha concluso Di Maggio – sono la crisi economica, la dilagante corruzione e la conseguente sfiducia nelle Istituzioni. Il dibattito sulla legge elettorale può attendere le emergenze no”.