Riforme: Mauro, subito gruppi comuni per coalizione con Pd

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AGI, Roma – Subito gruppi comuni, a Camera e Senato, fra coloro che nell’attuale maggioranza non sono Pd, per dare la forza di una vera logica di coalizione al rapporto con il partito di Renzi, uscito sì forte dalle elezioni europee, ma allo stesso tempo molto isolato. Nel giorno dello strappo di 13 senatori della minoranza dem sulle riforme, il leader dei Popolari per l’Italia, Mario Mauro, anche lui ‘epurato’ dalla Commissione Affari Costituzionali per il dissenso sulle riforme, rilancia.

“L’esito del voto europeo è un partito democratico molto forte e al tempo stesso molto isolato, che non accetta un’interlocuzione alla pari con i propri alleati di Governo e tende a spegnere sul nascere qualunque iniziativa che aiuti il processo riformatore”, dice Mauro. E lancia una proposta: “mettiamo da parte le incomprensioni e diamo al rapporto con il Pd la forza di una vera logica di coalizione, dando vita a gruppi comuni, a Camera e Senato, che comprendano tutto ciò che, nell’attuale maggioranza, non è Pd”.

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