Romano e Salatto alla chiusura della campagna elettorale di Tommaso Scotto a Pozzuoli
Pozzuoli – In tempi di antipolitica, non è facile catalizzare l’attenzione di centinaia di persone su un candidato alle elezioni. Ci è riuscito, con successo Tommaso Scotto di Minico, medico e aspirante eurodeputato dei Popolari per l’Italia (federati in lista con Ncd e Udc) che stasera, presso l’hotel “Gli Dei” di Pozzuoli, ha chiuso la sua campagna elettorale con un vero e proprio bagno di folla. A sostenere Scotto (che è l’unico candidato dei Ppi nella circoscrizione dell’Italia Meridionale) c’erano anche l’europarlamentare uscente Potito Salatto e il senatore Lucio Romano (suoi colleghi di partito) nonché Vinicio Lombardi, uno dei soci fondatori di questa formazione politica.
Il primo intervento del dibattito è stato tuttavia di un dirigente scolastico, il professor Luigi Arionte, che, da preside dell’istituto alberghiero “Petronio”, ha voluto ringraziare Scotto per il suo impegno da consigliere provinciale nell’aver “reso possibile, grazie alla nuova sede della scuola, che i nostri studenti possano formarsi su questo territorio. Un esempio di buona politica che va premiato con un sostegno incondizionato a Scotto per questa sua candidatura”.
Un ringraziamento a Scotto è arrivato anche dall’europarlamentare uscente Potito Salatto: “Non è da tutti accettare una candidatura così difficile in un periodo in cui gli elettori sono così lontani dalla politica –ha esordito Salatto- Sono convinto che Tommaso, da persona capace qual è, in un’Europa che dovrà essere rinnovata e adeguata ai tempi, a cominciare dal tema dell’immigrazione e del credito bancario alle famiglie e alle imprese, saprà tutelare al meglio le istanze dei suoi concittadini e di tutto il Sud incarnando i valori di quell’area moderata postdemocristiana, la nostra, che non vuole essere rappresentata né da Berlusconi né da Renzi né da Grillo”.
Sui valori da esportare in Europa si è soffermato pure il senatore Lucio Romano: “Dignità, accoglienza, libertà, responsabilità, socialità, sussidiarietà –ha sottolineato Romano- non trovano spazio nel vocabolario dei populisti ma in una dimensione popolare che si è persa quando un ristretto gruppo di persone per molti anni ha pensato di gestire la cosa pubblica, dimenticando che l’azione politica deve cominciare dal più debole e finire al meno debole, non viceversa. In un momento in cui tutto rema contro chi si vuole candidare, la candidatura di una persona dalla storia personale incontaminata come Tommaso Scotto è giusta e valida. Sono certo che, come diceva il giudice Caponnetto, Tommaso saprà camminare sempre a testa alta e con le spalle larghe”.
“In Europa si decide il futuro dei nostri figli e delle nostre generazioni –ha poi aggiunto Vinicio Lombardi – e per rappresentare al meglio l’Italia non c’è niente di meglio che un candidato come Tommaso Scotto, che è un uomo che viene dal popolo, vuole il bene del popolo e si mette in gioco accettando la sfida di rimettere il popolo al centro dell’azione politica”.
Parole che hanno emozionato non poco Scotto. Che, nel suo discorso (più volte interrotto dagli applausi e da momenti di commozione, soprattutto quando si è ricordato il suo papà, noto esponente politico puteolano, recentemente scomparso), ha voluto sottolineare molti punti.
Primo fra tutti il fatto di essere l’unico candidato flegreo alle Europee.
“E già questa sarebbe un’ottima ragione per cui tutti i cittadini del comprensorio dovrebbero votarmi –ha rimarcato- lasciando perdere le balle di tanti altri candidati che nell’area flegrea ci vengono solo in campagna elettorale a prendere voti per poi sparire e usare quel consenso esclusivamente per i propri interessi politici. Io parto dal mio impegno già dimostrato come consigliere provinciale, quando ho lottato con le unghie e con i denti per ottenere finanziamenti volti a migliorare le scuole e la viabilità del mio territorio. L’unica cosa che posso promettere è che da europarlamentare sarò una presenza costante e mi batterò affinchè sul nostro territorio arrivino quanti più fondi comunitari da spendere per creare sviluppo e occasioni di lavoro per i giovani attraverso un’imprenditoria di qualità. Ma soprattutto per evitare che questi fondi siano spesi in modo truffaldino per alimentare le clientele dei soliti noti, come purtroppo è già accaduto e come si evince tristemente da una recentissima relazione della Corte dei Conti. Con il rinnovo dei fondi europei di sviluppo regionale –ha aggiunto Scotto- abbiamo la possibilità di attingere fino al 2010 a 32 miliardi di euro solo per il Sud sui 40 complessivi destinati all’Italia. La mia prima battaglia da eurodeputato sarà combattere sprechi e ruberie restituendo ai fondi comunitari la loro originaria destinazione virtuosa. Cominciando dai territori: ogni comune dovrà essere dotato di strutture ben organizzate in ogni Municipio, strutture che abbiano come unico scopo l’attività di reperimento delle risorse europee in base ai progetti che si vogliono attuare. Non dovrà mai più capitare che tornino indietro finanziamenti perché non si è capaci di spenderli. E anche di questo tipo di rapporto col territorio a mio parere deve occuparsi un europarlamentare degno di questo nome. So bene che la mia è una sfida difficile e che per superarla c’è bisogno di uno straordinario sostegno in termini di consenso -ha concluso Scotto- Ma io confido nei tantissimi cittadini di buona volontà che amano la nostra terra e stimano le persone perbene. E già il fatto che, in tempi di massima sfiducia nei confronti della politica, io sia riuscito ad entrare in sintonia con tutti coloro ai quali ho parlato e che ho ascoltato in questa campagna elettorale, garantendo loro soltanto ciò che posso dare, ossia il mio impegno e la mia onestà, è per me una prima importantissima vittoria”. (Foto di Ferdinando Panico)